L’impostazione di un PC, basato su Windows oppure Linux, come Server di Condivisione Samba, che abbiamo visto nell’articolo precedente in 3 parti, è utile non solo per accedere ai contenuti condivisi sul PC Server da un altro PC in Rete (PC Client): lo stesso tipo di accesso è possibile anche dai dispositivi mobili, come tablet o smartphone.
Sta qui l’utilità di un protocollo standard come SMB (Samba): è possibile utilizzarlo in modo veramente “agnostico”, cioè indipendente sia dal tipo di dispositivo usato che dal sistema operativo installato sul dispositivo, che sia Windows, Linux, Android o Apple iOS.
Come appendice conclusiva al mio articolo precedente, illustro qui alcuni semplici esempi di connessione ad un Server Samba da dispositivi mobili, ottenendo l’accesso remoto alle risorse condivise sul Server. Cominciamo da Android.
La versione di Android che uso per gli esempi è alquanto vecchiotta (Android 7.0 “Nougat”) ma è comunque utile allo scopo e, quel che è più importante, funziona tuttora piuttosto bene. Chi ha versioni più recenti di questo sistema operativo mobile, potrà adattare facilmente gli esempi alla sua situazione.
In questa versione di Android, l’app di default per navigare nei contenuti delle cartelle si chiama Gestione File: nel menù dell’app è possibile navigare anche nelle Risorse di Rete, usando la voce apposita:
Nella pagina di Rete compariranno visibili tutti i PC (Windows e Linux) che sono stati impostati come Server Samba: il contenuto di questa pagina può essere aggiornato con il pulsante di Refresh in alto a destra:
Facendo il tocco su uno dei PC in Rete ci verranno richieste le credenziali di accesso (Nome Utente e Password) di un Account Utente per accedere al Server: le regole sono quelle già più volte spiegate in precedenza e variano a seconda se il Server è impostato per ammettere l’accesso di Ospiti (in questo caso si possono inserire le credenziali di un Utente qualsiasi) oppure solo di Utenti Registrati (in questo caso servono le credenziali di un Utente esistente sul Server):
Purtroppo, nei miei test, l’app “Gestione File” genera un errore di connessione al momento di connettersi al Server Samba: potrebbe essere un problema di incompatibilità, analogo a quello che previene la corretta visualizzazione di tutti i PC in Rete nel File Explorer di Windows e di Linux, che abbiamo visto nella parte 3 dell’articolo precedente. Ma ci sono facili alternative per risolvere il problema: nel mio caso ho installato un’app che si chiama Network Browser (Browser di Rete), dedicata appositamente all’esplorazione del contenuto della Rete Locale e che funziona piuttosto bene.
L’unico problema di questa app è che i vari PC in Rete impostati come Server Samba compaiono inizialmente indicati solo dal loro Indirizzo IP (ad esempio 192.168.1.8), senza l’indicazione del Nome del Computer, che avrebbe facilitato l’identificazione del Server. Comunque, nella pagina di Rete di “Gestione File”, mostrata più sopra, i PC in Rete compaiono sia col loro Nome che col loro Indirizzo IP, quindi basta prendere nota lì dell’Indirizzo IP del PC remoto desiderato per poi poterlo selezionare correttamente nella pagina del Network Browser:
Per default il Network Browser attiva la connessione al Server Remoto come Ospite, quindi dopo il tocco su un PC remoto compare di solito solo la cartella Pubblica remota. Per accedere al Server con le credenziali di un Utente Registrato (presente sul Server), si può usare il comando “Manual Connection” nel menù del Network Browser:
Il comando apre una finestra dove si possono inserire tutti i dati per la connessione al Server remoto: il suo Indirizzo IP, un Nome che ne faciliti l’identificazione e che verrà memorizzato permanentemente dal Network Browser, e le credenziali di accesso di un Utente presente sul Server:
Dopo la connessione compariranno tutte le Cartelle Condivise sul Server e potremo accedere al contenuto di quelle alle quali abbiamo diritto in base alle credenziali di accesso inserite:
Nella pagina di Rete del Network Browser ora i PC Server remoti compariranno con il loro Nome (Nickname) che abbiamo impostato nella finestra di “Manual Connection”:
Esistono inoltre diverse app che incorporano la funzionalità interna di esplorazione della Rete ed accesso ai contenuti remoti: un classico esempio, molto utile, è l’app VLC, un riproduttore multimediale in grado di riprodurre una vasta gamma di contenuti video e audio. Nella pagina che si apre con il pulsante Sfoglia si può navigare sia all’interno dei contenuti “locali” (residenti sullo stesso smartphone) che in quelli in Rete (Server SMB/Samba):
Se la cartella remota che abbiamo selezionato (“toccato”) richiede le credenziali di un Utente per poter essere aperta, dovremo inserirle:
Navigando all’interno delle cartelle remote, potremo riprodurre direttamente sullo smartphone (o tablet) tutti i contenuti audio e video remoti:
La riproduzione dei contenuti remoti con VLC è ottima, identica per qualità alla riproduzione dei contenuti locali.
Va ricordato, infine, che esistono per Android degli ottimi emulatori di Terminale Linux: quello che ho installato io si chiama Termux e consente ad esempio di usare il comando 'ping'
per verificare se un dato PC Server remoto è correttamente connesso e raggiungibile sulla nostra Rete Locale, come abbiamo già visto nella parte 3 dell’articolo precedente:
Passiamo ora all’Apple iOS.
Anche nel caso dell’Apple iOS, la versione che ho usato per i test è vecchiotta: è la versione 10.3.3, su un iPad “d’annata” che funziona ancora piuttosto bene.
Per la navigazione nel contenuto della Rete Locale ho installato l’ottima app Documents di Readdle:
Il contenuto della nostra Rete Locale può essere visualizzato alla pagina “Nelle vicinanze”:
Non c’è nulla di strano nel fatto che accanto a due PC Server basati su Linux, come in questo caso, compaia il logo di Windows 10: il protocollo SMB (Samba) è stato sviluppato inizialmente per i sistemi Windows, per cui la “Condivisione Samba” viene chiamata spesso, in modo intercambiabile, “Condivisione Windows”.
Toccando uno dei Server Samba disponibili, ci verranno richieste le credenziali di accesso per quel Server:
Dopo di che verranno visualizzate le varie Cartelle Condivise del Server, ai cui contenuti potremo accedere in base ai diritti di accesso concessi all’Account Utente che abbiamo utilizzato per la connessione remota:
Nel caso in cui il PC Server remoto non sia visibile nella pagina “Nelle vicinanze”, possiamo effettuare una connessione manuale usando il pulsante + Aggiungi, a destra della sezione “Nel Cloud”:
Si apre una finestra con un’ampia gamma di servizi di connessione utilizzabili: quello che ci interessa è il servizio Windows SMB:
Nella finestra successiva vanno inseriti i dati per la connessione al Server: in particolare, il dato denominato “URL” viene espresso mediante una notazione identica a quella che abbiamo già visto per la Connessione al Server nei sistemi basati su Linux Ubuntu:
Anche per l’Apple iOS esiste una specifica versione di VLC, che può essere usata per esplorare la Rete Locale e riprodurre tutti i contenuti video e audio condivisi:
Toccando uno dei PC Server in Rete si aprirà la finestra per l’inserimento delle credenziali di connessione:
Possiamo connetterci direttamente al Server usando il pulsante Connetti in alto a destra, oppure usare il pulsante centrale Salva per registrare in modo permanente sia il Server che le credenziali di accesso nella lista sottostante, in modo da poter selezionare rapidamente questa connessione remota le volte successive:
Dopo la connessione al Server, verranno visualizzate le varie Cartelle Condivise, ai cui contenuti potremo accedere in base ai diritti di accesso ottenuti con le credenziali appena inserite:
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